La fine di un amore porta sempre con sè sentimenti di tristezza, rancore, disperazione: chi più a lungo, chi meno ma è un periodo molto delicato per tutti.
Si cerca lo svago ma il pensiero va sempre lì, ci si butta in mezzo agli amici ma poi con fastidio si cerca la solitudine.
E’ il nostro cuore che richiede la nostra massima attenzione.
Elaborare e comprendere cosa è successo ci aiuta ad affrontare una nuova storia con più consapevolezza oppure può spingerci a commettere errori e leggerezze.
Quando possiamo considerarci pronti ad affrontare un nuovo amore?
Come riconoscere se siamo realmente interessati all’altro oppure è solo paura di rimaner soli ?
Il consiglio più valido è quello di imparare a stare da soli così da avvicinarsi all’altro non per un bisogno ed una dipendenza ma perché stiamo bene da soli ma con lei di più, siamo quindi realmente convinti che possa offrirci qualcosa che ci farebbe star bene, quel “quid” che rende quella persona speciale proprio perché è lei….
Vi offro allora qualche spunto di riflessione, attraverso una mia intervista:
- Dr.ssa Colantuono, alcune persone iniziano una nuova relazione pur soffrendo ancora o provando risentimento per una storia d’amore precedente. Quali sono i suoi consigli per coloro che provano questi sentimenti ma hanno intenzione di ricominciare ad amare?
Rispondo con una metafora: come si fa a gustare una bella bistecca se nel piatto ci sono ancora gli spaghetti col sugo?
E’ sicuramente fuori tema ma rende il mio punto di vista: se si è ancora impegnati nella rielaborazione del lutto della storia precedente con tutte le emozioni legate alla rabbia, al senso di colpa, al fallimento o al dolore per aver rinunciato ad una persona importante… come si può concentrarsi su tutte le bellissime emozioni di una nuova storia d’amore?
Trovare affinità con qualcuno, provare piacere nel frequentarlo, scoprirsi innamorati, emozionarsi nel ricevere un sms… sono tutte piccole monetine di un tesoro inestimabile.
E non avere il cuore libero e pronto per accoglierlo non fa onore nè al tesoro, nè a noi che non possiamo concentrarci sul bello che ci sta accadendo nè all’altro che potrà godere di una situazione a metà o peggio ancora pagare per colpe non sue.
Il mio consiglio per chi sta ancora soffrendo per una relazione finita è quello di elaborare il lutto fino in fondo, vivere il dolore, farsi domande e trovare risposte ed analizzare quali sono stati gli insegnamenti di questa storia seppur fallimentare.
Poi all’improvviso come dice la canzone “si sveglierà il tuo cuore in un giorno d’estate” e ci si riscoprirà di nuovo pronti ad aver fiducia nell’amore.
E questo è il momento migliore per iniziare una storia!
- Iniziare una nuova storia con problemi irrisolti o per paura di rimanere soli riduce le possibilità di successo ma è anche ingiusto verso il nuovo partner. Quali sono i problemi più comuni che ostacolano una relazione seria e felice? E quali sono i problemi che si cerca di risolvere trovando un partner?
I problemi che possono ostacolare una relazione felice possono essere molteplici: la mancanza di comunicazione impedisce di conoscersi, di comprendere il punto di vista dell’altro in modo sincero (cioè con le sue stesse parole e non con i nostri “filtri” cognitivi), di chiarire equivoci, di confermarsi sentimenti importanti, di condividere aspetti quotidiani che uniscono, di porsi gli stessi obiettivi comuni. E una persona ferita per una storia precedente spesso preferisce non parlare per paura.
Altri problemi possono essere legati agli “strascichi” della storia passata che non sono mai stati elaborati e che spingono quindi a proiettare sull’altro colpe non sue, oppure a rivalersi sul partner per ottenere tutti i benefit persi, per un senso di giustizia o per rispondere alle aspettative della famiglia e della società.
Tutte “spinte” che fanno perdere di vista l’importanza dei sentimenti e della spontaneità a favore invece dello status sociale, delle tappe evolutive e del pregiudizio sociale. Una fretta che porta a scelte che a lungo andare purtroppo si riveleranno sbagliate, con tutte le gravi conseguenze che porteranno.
I problemi che si cerca quindi di risolvere trovando un partner sono legati esattamente a questo e la paura di rimaner soli, di non sposarsi, di non aver figli, di non riuscire ad andare a vivere da soli… porta ad accontentarsi!
- Secondo lei è importante essere capaci di stare soli? Se sì, perché?
Secondo me è indispensabile prima imparare a star soli per poi star bene in coppia.
E questo significa non cercare un partner a tutti i costi, dopo la fine di una storia, invece di disperarci per la solitudine o di sentirci non degni dell’amore, proviamo inizialmente a concentrarci sui pregi di esser single, sulla maggior libertà che abbiamo di scegliere dal titolo del film al cinema fino agli impegni della domenica. Analizziamo poi la nostra vita in profondità, come ci piace passare il tempo, cosa ci fa rilassare. Impariamo a riconoscere le nostre emozioni, i nostri bisogni ed i nostri gusti.
Più ci conosciamo, più impariamo ad amarci e più sarà piacevole star da soli.
Questo però non vuol essere un inno alla solitudine!
Perché l’obiettivo è quello invece di arrivare a “bastarsi”. Solo in questo modo saremo pronti di accostarci agli altri non per bisogno ma per scelta.
- Quando siamo finalmente pronti a rimetterci in gioco e cerchiamo un partner su un sito d’incontri online, cosa può aiutarci ad aumentare le probabilità di successo per iniziare una nuova relazione grazie all’aiuto di Internet (per esempio la compilazione onesta e dettagliata del proprio profilo, l’inserimento foto, ecc)?
Il segreto è quello di considerare internet come un ulteriore comodo strumento per fare nuove conoscenze e non come una maschera o come un pretesto.
Per riuscire quindi nell’intento di iniziare una nuova relazione è necessario porsi con sincerità, apertura mentale ed entusiasmo: come immagine profilo evitiamo quindi la star del cinema o la natura morta ma scegliamo la foto che più ci rappresenta, non necessariamente quella in cui si vedono meglio i pettorali o il seno ma quella in cui siamo convinti di esser venuti proprio bene!
Lasciamo quindi i toni da grandi “attori” nei teatri e approcciamo gli utenti in modo spontaneo, simpatico e leggero; puntiamo sulla conoscenza reciproca più che sulla data dell’appuntamento e cerchiamo di ragionare con empatia domandandoci: “come l’altro vorrebbe che io mi comportassi”?
Entrando in sintonia con l’altro, sarà tutto più semplice!
- Vuole fornirci altri consigli da mettere in pratica per permetterci di iniziare una nuova relazione con serenità e successo?
Oltre a quanto già sottolineato, aggiungo che i rapporti di coppia sono solo una fetta della torta che rappresenta la nostra vita.
Non rischiamo di concentrarci troppo sull’amore a discapito di altri aspetti importanti come il nostro benessere psicofisico, le amicizie, la famiglia, il lavoro e scopriremo che, allentando un po’ le redini e decentrando lo sguardo su altro… l’amore arriverà così all’improvviso da sorprenderci!
E nel frattempo, ogni tanto, qualche piccolo aiutino alla Dea bendata, possiamo anche darlo!