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La fine di un amore porta sempre con sè sentimenti di tristezza, rancore, disperazione, chi più, chi meno ma è un periodo delicato.

Si cerca lo svago ma il pensiero va sempre lì, ci si butta in mezzo agli amici ma poi con fastidio si cerca la solitudine.

E’ il nostro cuore che richiede la nostra massima attenzione.

Elaborare e comprendere cosa è successo ci aiuta ad affrontare una nuova storia con più consapevolezza oppure può spingerci a commettere errori e leggerezze.

Quando possiamo considerarci pronti ad affrontare un nuovo amore?

Come riconoscere se siamo realmente interessati all’altro oppure è solo paura della solitudine ?

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Il consiglio più valido è quello di imparare a stare da soli così da avvicinarsi all’altro non per un bisogno ed una dipendenza ma perché

stiamo bene da soli ma con lei di più,

siamo quindi realmente convinti che possa offrirci qualcosa che ci farebbe star bene, quel “quid” che rende quella persona speciale proprio perché è lei….

Vi offro allora qualche spunto di riflessione, per affrontare una nuovo amore con serenità e per fare in modo che le probabilità che funzioni siano più alte.

 

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L’idea della morte fa paura e la gestione di un lutto è un argomento difficile da affrontare per gli adulti e lo è ancor di più per gli adulti che devono parlarne con i bambini.

La tendenza che ho notato più spesso è quella di preferire la non-spiegazione, il silenzio, l’evitare di parlarne: un po’ per vergogna e imbarazzo, un po’ perché si sottovaluta il coinvolgimento emotivo dei bambini nel momento in cui viene a mancare una persona a loro cara.

Ma non si può scappare: i bambini hanno emozioni e sentimenti come gli adulti ma per loro è più difficile perché non sanno come gestirli e soprattutto non hanno l’esperienza né le informazioni necessarie per affrontarli nel modo più corretto.

Un bambino che si troverà senza la guida di un adulto, è un bambino che troverà da solo le risposte alle sue mille domande… e potranno essere risposte sbagliate e pericolose.

Se ieri la nonna era con me e oggi non c’è più… è perchè sono un bambino cattivo e quindi mi punisce“: questo è quello che può pensare vostro figlio e soprattutto può crederci veramente !

Le conseguenze di questa convinzione irrazionale un domani possono incidere sul suo essere adulto.

 

Allora prendete il coraggio a quattro mani e trovate le parole giuste!

Non servono discorsi troppo complicati, a volte basta anche una favola!

Leggi questo mio articolo e impara a inventare quella più giusta per il tuo bimbo.